40 anni di riforme, cresce il potere dei consumatori cinesi

          (Xinhua) – Pechino, 15 feb. –  Quarant’anni fa la Cina era ancora un paese auto-sufficiente con un mercato chiuso. Una lunga stagione di trasformazione economica, iniziata nel 1978 con il programma di riforme e apertura (gaike kaifang), ha profondamente cambiato l’economia cinese, non solo favorendo l’ingresso di beni e servizi stranieri, ma soprattutto creando uno dei principali motori della crescita economica globale: i consumatori cinesi, sempre più interessati a prodotti di qualità. Oggi in Cina, uno dei maggiori mercati al mondo per auto, moda e video game, continua la corsa all’acquisto di beni di consumo e servizi, e crescono i consumi culturali. Stando ai dati dell’Ufficio Nazionale di Statistica cinese, i consumi hanno contribuito per il 58,8% alla crescita del Pil nel 2017. Un trend destinato a crescere grazie all’aumento dei salari, spinti in alto da una crescita economica stabile. La banca americana Morgan Stanley prevede che la Cina diventerà una società ad alto reddito entro il 2025.

         Durante i festeggiamenti per il Capodanno cinese, iniziato ufficialmente il 16 febbraio, sulle tavole dei cinesi non compaiono solo i piatti della tradizione, ma anche prodotti di importazione europea. Lo spiega all’agenzia Xinhua il signor Wang Yang, il quale ha destinato una piccola parte del suo budget (500 dollari) all’acquisto di birra tedesca, carne francese e pesce dal Nord Europa. Wang si è rifornito al polo logistico di Zhengzhou, nella provincia centrale dell’Henan, terminal della rotta ferroviaria che collega la città cinese ad Amburgo. Dal 2011 a oggi, sono stati circa 7mila i treni merci a viaggiare lungo le 61 linee che collegano 36 città europee, come Amburgo e Madrid, con 38 città cinesi, tra cui Xi’an e Yiwu. Il numero dei convogli che hanno fatto ritorno in Cina si è triplicato negli ultimi quattro anni grazie alla crescente globalizzazione dei consumi, e al boom dell’e-commerce. I numeri parlano chiaro: l’acquisto online di prodotti importati ha registrato l’anno scorso un incremento del 116,4% a 56,59 miliardi di yuan (8,76 miliardi di dollari), superando di gran lunga la crescita del 40% nelle esportazioni. “La Cina si impegnerà a ridurre ulteriormente i dazi su diverse tipologie di prodotti tra cui le automobili”, ha detto Liu He, consigliere economico del presidente cinese, Xi Jinping, intervenuto il mese scorso al World Economic Forum di Davos, dove ha difeso gli sforzi della Cina a sostegno della globalizzazione e ha promesso nuove aperture di mercato. La Cina l’anno scorso ha ridotto i dazi all’import di 187 prodotti in media dal 17,3% al 7,7%.

        Il capodanno lunare coincide con il grande esodo interno, il “chunyun”: anche quest’anno sono stati previsti circa tre miliardi i viaggi all’interno della Cina (2,98 miliardi) nelle due settimane di festività. In molti casi si tratta di viaggi di ritorno nel proprio villaggio o nella propria città di provenienza. Tra gli esponenti della classe media – 300 milioni di persone, circa il 30% del totale mondiale – c’è chi sceglie di andare all’estero per trascorrere le feste di capodanno. Le aspettative per quest’anno sono di 6,5 milioni di viaggi all’estero e cento miliardi di yuan (12,72 miliardi di euro, al cambio attuale) spesi dai turisti cinesi in tutto il mondo. Le prenotazioni registrate da Ctrip riguardano oltre 700 città in 68 Paesi, dal Sud Est asiatico all’Antartico.

        Un occhio di riguardo alla valorizzazione delle campagne cinese. Il boom dell’e-commerce contribuisce a ridurre il gap tra le ricce zone urbane e le arretrare aree rurali, la cui rivitalizzazione è ritenuta strategica dal governo cinese per raggiungere l’obiettivo di una società moderatamente prospera. Secondo i dati elaborati dall’Ufficio Nazionale di Statistica, nel 2017 la vendita al dettaglio di beni di consumo nelle campagne è cresciuta dell’11,8% salendo a 5,2 trilioni di yuan, un tasso superiore al 10% registrato nelle aree urbane. Un dato che si spiega con l’incremento del reddito procapite dei residenti rurali che segna un +7,3%, un tasso superiore alla crescita urbana e all’espansione del Pil . Continua a leggere qui

Xi visita le campagne cinesi alla vigilia del Capodanno lunare, “il mio lavoro è servire il popolo”

        (Xinhua) – Chengdu, 13 feb. – “Il mio lavoro è servire il popolo”. Lo ha detto alla vigilia del capodanno lunare il presidente cinese, Xi Jinping, in visita per quattro giorni nelle remote regioni montagnose del Sud Ovest della Cina. Xi, che è anche segretario generale del Partito Comunista Cinese (Pcc), ha visitato le famiglie povere di alcuni villaggi, ha ispezionato le aree colpite dal terremoto del 2008, e si è unito ai preparativi per i festeggiamenti del capodanno lunare, la più importante festività annuale, che quest’anno è caduta il 16 febbraio. Gli abitanti di Zhanqi, un villaggio della provincia del Sichuan, hanno preparato i ravioli, si sono dedicati alla riproduzione dei tradizionali rotoli per celebrare il nuovo anno, e hanno scattato foto di famiglia. Calorosa l’accoglienza riservata al presidente cinese, il quale si è mostrato ben felice di parlare con la gente del luogo. “Far sì che il popolo viva una grande vita è l’aspirazione autentica di noi comunisti”, ha detto Xi. Il segretario generale del Pcc ha poi assistito ad alcune dimostrazioni sull’uso di internet da parte degli abitanti del villaggio nel condurre iniziative imprenditoriali in ambito agricolo e vendere oggetti di artigianato. Xi ha comprato un paio di scarpe cucite a mano. “Dobbiamo sempre mettere al centro ciò che sta a cuore alle persone, amarle e aiutarle”, ha detto il segretario generale rivolgendosi ai quadri e ai funzionari locali. Tra le questioni più urgenti, educazione, lavoro, sanità, sicurezza sociale e ordine, ha specificato.  

      Xi ha fatto tappa al villaggio di Yingxiu, nella contea di Wenchuan, l’epicentro del violentissimo sisma di 8 gradi di magnitudo che ha colpito la regione il 12 maggio del 2008. Il presidente cinese ha visitato le rovine di una scuola e ha deposto un omaggio floreale in memoria delle 80 mila vittime e degli eroi morti durante i lavori di soccorso. A Yinxiu, lungo strade pulite, sorgono moltissimi negozi. La rinascita del villaggio dopo il terremoto è un segnale – ha detto Xi – della forza del Partito e del sistema socialista.

       L’ispezione ha portato Xi nei poverissimi villaggi della prefettura autonoma di Liangshan, abitati dalla minoranza etnica Yi, situati in remote aree montagnose dove lo sviluppo economico stenta ad arrivare. La lotta alla povertà è in cima alle priorità del Pcc: “Nessuno deve essere lasciato indietro, combatteremo e vinceremo questa guerra”, ha detto Xi. La Cina vuole estirpare la povertà assoluta entro il 2020. Negli ultimi cinque anni 68,53 milioni sono uscite dalla povertà. Stando ai dati ufficiali, alla fine del 2017 sono circa 30 milioni i cinesi che vivono al di sotto della soglia di povertà.   “Il governo del Sichuan deve ulteriormente sviluppare l’economia reale, approfondire la riforma sul lato dell’offerta, promuovere l’innovazione, portare avanti lo sviluppo coordinato delle aree urbani e rurali”, ha detto Xi, ribadendo l’autorità centralizzata a unitaria del comitato centrale del Pcc. Continua a leggere qui e qui

Gli auguri del presidente Xi al popolo cinese

        (Xinhua) – Pechino, 15 feb. –Il presidente cinese, Xi Jinping, nel suo discorso pronunciato alla Grande Sala del Popolo in occasione dei festeggiamenti per il capodanno lunare, ha rivolto i suoi auguri a tutti i cittadini cinesi (residenti nella Cina continentale, a Hong Kong, a Macao e all’estero), incoraggiandoli a unire i propri sogni personali al “Sogno Cinese di rinascita nazionale”. Xi ha poi incoraggiato il popolo cinese a continuare a lavorare duramente nella “nuova era” che è stata delineata dal diciannovesimo Congresso del Pcc, svoltosi a ottobre scorso. Continua a leggere qui

 

La Cina ha il maggior numero di progetti di smart cities al mondo

        (Xinhua) – Pechino, 20 feb. – La Cina vanta il maggior numero di progetti di smart cities a livello mondiale: dei 1000 progetti in fase di realizzazione in vari Paesi del mondo, almeno 500 si concentrano in Cina, e riguardano sia le grandi che le piccole città. A rivelarlo un rapporto di Deloitte. Pechino ha avviato il programma di sviluppo delle smart cities nel 2012, puntando all’utilizzo di tecnologie di ultima generazione, quali IA e IoT, al servizio di città moderne, con l’obiettivo di migliorare la gestione del traffico, l’applicazione della legge e l’efficienza energetica degli edifici pubblici. La Cina, che ha l’obiettivo di trasformarsi in una nazione urbanizzata, progetta di creare 100 ‘città intelligenti’ entro il 2020 per guidare lo sviluppo e la pianificazione urbana su scala nazionale. La sfida per le smart cities cinesi, sottolinea il rapporto, non riguarda solo lo sviluppo di tecnologie e infrastrutture, ma anche altre questioni, quali strategia, design e manutenzione. Continua a leggere qui

La Cina dice “no” al Bitcoin, “sì” al blockchain

        (People’s Daily) – Pechino, 09 feb. – Si inasprisce la caccia al bitcoin, il cui prezzo è stato drasticamente dimezzato dopo aver toccato la quota record di 20mila dollari, ma la Cina continuerà a promuovere lo sviluppo del blockchain, la tecnologia sulla quale è stato costruito l’impero della criptomoneta, ampiamente esplorata sia dagli istituti finanziari sia dagli enti pubblici. Il blockchain, che registra i dati sulle transazioni in modo tracciabile e duraturo, nel dicembre del 2016 è stato inserito tra i principali obiettivi del tredicesimo piano quinquennale per lo sviluppo dell’information technology, insieme ad altre tecnologie innovative, quali la comunicazione quantistica, AI e guida autonoma. Continua a leggere qui

L’hi-tech cinese “cresce più velocemente del previsto”, la sfida lanciata alla Silicon Valley

        (Xinhua) – Londra, 20 feb.  L’hi-tech cinese “cresce più velocemente del previsto”, è a un passo dal raggiungere il club della Silicon Valley e ha già superato gli Stati Uniti nei settori dell’e-commerce e dei pagamenti online. Lo scrive The Economist. Fino a cinque anni fa, sottolinea il quotidiano britannico, il valore dei fondi di venture capital cinesi rappresentava solo il 10% di quelli statunitensi, mentre oggi, stando a dati recenti, tocca l’80%.  

        Secondo i dati del Ministero per l’Industria e l’Information Technology, i pagamenti online in Cina hanno raggiunto quota 81 trilioni di yuan (circa 12,7 trilioni di dollari) a ottobre scorso, il volume più alto al mondo, in crescita rispetto ai 58,8 trilioni registrati nel 2016.

        Non sono tutte rose. Come sottolinea The Economist, le aziende hi-tech cinesi valgono ancora un terzo di quelle statunitensi, e fatturano relativamente poco all’estero. La Cina, prevede il quotidiano, diventerà una potenza dell’hi-tech al pari degli Stati Uniti entro 10-15 anni. Continua a leggere qui

Italia-Cina: Xi e Mattarella si congratulano per il lancio del satellite Cses “eccezionale successo”

(Xinhua) – Londra, 20 feb.  L’hi-tech cinese “cresce più velocemente del previsto”, è a un passo dal raggiungere il club della Silicon Valley e ha già superato gli Stati Uniti nei settori dell’e-commerce e dei pagamenti online. Lo scrive The Economist. Fino a cinque anni fa, sottolinea il quotidiano britannico, il valore dei fondi di venture capital cinesi rappresentava solo il 10% di quelli statunitensi, mentre oggi, stando a dati recenti, tocca l’80%.  

        Secondo i dati del Ministero per l’Industria e l’Information Technology, i pagamenti online in Cina hanno raggiunto quota 81 trilioni di yuan (circa 12,7 trilioni di dollari) a ottobre scorso, il volume più alto al mondo, in crescita rispetto ai 58,8 trilioni registrati nel 2016.

        Non sono tutte rose. Come sottolinea The Economist, le aziende hi-tech cinesi valgono ancora un terzo di quelle statunitensi, e fatturano relativamente poco all’estero. La Cina, prevede il quotidiano, diventerà una potenza dell’hi-tech al pari degli Stati Uniti entro 10-15 anni. Continua a leggere qui

 

Italia-Cina: Xi e Mattarella si congratulano per il lancio del satellite Cses “eccezionale successo”

        (Xinhua) – Pechino, 2 feb. – Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping, e il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si sono scambiati messaggi in occasione del lancio avvenuto con successo del satellite CSES (China Seismo Electromagnetic Satellite) nel deserto di Gobi, che vede la partecipazione di vari Istituti e Università italiane. Nel suo messaggio, Xi ha detto che Cina e Italia hanno raggiunto importanti risultati nella cooperazione sul progetto satellitare, testimonianza del partenariato strategico globale tra Cina e Italia, utili per elevare la capacità dei due Paesi nel monitoraggio dell’ambiente elettromagnetico della terra, migliorare le previsioni e le prevenzioni sismiche e ridurre le calamità naturali attraverso la tecnologia spaziale. Tale collaborazione servirà lo sviluppo economico e sociale di entrambi i Paesi, ha detto il presidente cinese. Il satellite CSES, in cinese Zhangheng 1, ha lo scopo di sviluppare tecnologie per lo studio e il monitoraggio dei disastri naturali, con particolare riferimento agli eventi sismici.  Il presidente Mattarella si è congratulato per il lancio del “China Seismo Electromagnetic Satellite” ottenuto grazie agli sforzi congiunti di Cina e Italia, “un eccezionale traguardo, frutto della collaborazione tra ricercatori cinesi e italiani nel contesto di un partenariato scientifico bilaterale sempre più solido, con l’auspicio che la nostra collaborazione nell’impiego dello spazio a fini pacifici possa portare sempre maggiori benefici all’umanità”.

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Commento: i rapporti sino-britannici possono illuminare il mondo

       (Xinhua) – Pechino,07 feb. –  Cina e Gran Bretagna hanno compiuto progressi nell’avanzamendell’ “era dorata” della partnership strategica, inaugurata nel 2015, con la visita a Londra del presidente cinese, Xi Jinping, e rafforzata con la recente visita del primo ministro britannico, Theresa May, a Pechino. Durate la visita, sono stati siglati accordi per un valore di oltre 9 miliardi di pound (12,6 miliardi di dollari) in aree che vanno dal commercio alla finanza, fino alla cooperazione sul versante delle smart cities. L’alleanza con Pechino sarà ancora più importante dopo la Brexit. Nel 2017, l’interscambio commerciale è cresciuto del 6,2% a 79,03 miliardi di dollari; le esportazioni cinesi verso la Gran Bretagna sono aumentate dell’1,8% mentre le importazioni hanno visto un’impennata del 19,4%. Il futuro della Gran Bretagna al di fuori dell’Unione Europea e l’iniziativa di sviluppo infrastrutturale Belt and Road per la connessione euro-asiatica sono stati gli argomenti centrali dei colloqui faccia a faccia. Xi ha voluto sottolineare che l’iniziativa da lui stesso lanciata nel 2013 è “aperta, inclusiva, trasparente e win-win”, e che si sviluppa secondo “regole internazionali”. Il governo britannico ha annunciato finanziamenti per 25 miliardi di pound a sostegno di alcuni progetti legati all’iniziativa Belt and Road in Asia. Continua a leggere qui

Primo viaggio negli Usa per Liu He, il consigliere economico di Xi

        (People’s Daily) – Pechino, 26 feb. – Primo viaggio negli Stati Uniti, per Liu He, il consigliere economico del presidente cinese, Xi Jinping. La missione, che si estenderà fino al prossimo 3 marzo, è stata annunciata dal portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino, Lu Kang, durante la conferenza stampa odierna. Il viaggio di Liu He segue a un mese di distanza la missione negli Stati Uniti del Consigliere di Stato per gli Affari Esteri, l’8 e il 9 febbraio scorsi. Il viaggio negli Usa di Liu ha lo scopo di allentare le tensioni a livello commerciale tra Pechino e Washington e mantenere rapporti bilaterali stabili. Il commercio bilaterale tra le due maggiori economie ha superato l’anno scorso quota 580 miliardi di dollari. Liu è membro del Politburo del Partito Comunista Cinese, occupa attualmente il posto di direttore dell’Ufficio Generale del Gruppo Guida Centrale per gli Affari Economici e Finanziari. Continua a leggere qui

Davos: Liu He difende globalizzazione e promette aperture al forum sulle nevi

        (Xinhua) – Pechino, 24 gen. – Liu He, il consigliere economico del presidente cinese, Xi Jinping, difende gli sforzi della Cina a sostegno della globalizzazione e promette nuove aperture di mercato al secondo giorno del World Economic Forum di Davos. Liu ha parlato della direzione economica che prenderà la Cina di Xi Jinping nei prossimi anni. Pechino allenterà le restrizioni per i gruppi stranieri nei settori della finanza, del manifatturiero e dei servizi, superando le aspettative internazionali.  “Posso responsabilmente dire che quest’anno realizzeremo una per una le nostre promesse”, ha detto nel suo intervento. Pechino, ha aggiunto, farà ulteriori passi avanti nella tutela della proprietà intellettuale e nell’espansione delle importazioni, cresciute del 18,7% lo scorso anno rispetto al 2016, secondo gli ultimi dati della crescita. Le importazioni saranno anche al centro della prima China International Import Expo, che si terrà a Shanghai dal 5 al 10 novembre prossimo, con oltre 120 nazioni interessate a partecipare, secondo le stime cinesi, e un nuovo segnale di apertura della propria economia al mondo. Tra le misure indicate da Liu per il prossimo futuro c’è anche la riduzione graduale delle tasse sulle auto importate, che avverrà “in maniera ordinata”, ha dichiarato il diretto dell’Ufficio del Gruppo Centrale per gli Affari Economici e Finanziari, commissione a capo della quale siede lo stesso Xi Jinping. Liu ha parlato di globalizzazione e degli sforzi della Cina in questa direzione. Pechino è “inflessibile” contro il protezionismo commerciale, ha detto: parole che ricalcano quelle del presidente cinese, Xi Jinping, che lo scorso anno ha pronunciato un discorso a favore della globalizzazione all’apertura del forum. Continua a leggere qui

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