Orvieto tra arte e cultura: dalla Rupe orvietana alla memoria ed al senso della vita nella filosofia di S. Agostino.

 di Simone Fagioli

 Si è appena concluso, nei giorni scorsi, presso la Sala dell’Opera del Duomo di Orvieto, il Convegno Nazionale di Studi “Memoria e senso della vita. Dal mondo antico ad Agostino”.

Due giorni di intensi studi hanno caratterizzato l’annuale manifestazione culturale, promossa dal Centro Studi Agostiniani, dall’Università degli Studi di Perugia e dall’Università degli Studi di Macerata, alla quale hanno partecipato illustri autorità religiose, numerosi studiosi di fama nazionale ed internazionale, dottorandi di ricerche e laureandi magistrali.

I lavori, aperti il giorno 5 ottobre 2007 e presieduti dal Pro-Rettore dell’Università degli Studi di Perugia e Decano della Facoltà di Lettere e Filosofia Prof. A. Pieretti, hanno avuto inizio con una relazione magistrale dal titolo” La memoria nella filosofia classica”,  a cura del Prof. A. Capecci.

L’intervento, incentrato sul pensiero di Platone e di Aristotele,  ha evidenziato le diverse concezioni della memoria nel pensiero dei filosofi greci. Notevole importanza, a tale riguardo, assume il libro I della Metafisica di Aristotele, nel quale noi post-moderni possiamo rinvenire utili insegnamenti e notevoli occasioni di riflessione. Lo Stagirita, descrive sia il ruolo fondamentale dell’esperienza nella vita dell’uomo, e quindi della vita pratica, sia la grandezza e l’indispensabilità della sapienza, e pertanto della vita teoretica dell’uomo. Inoltre, il filosofo greco, suggerisce come l’inizio e la possibilità del filosofare, e cioè l’attività del pensiero, sia possibile solamente in presenza di del benessere, della democrazia e della libertà di parola.

Tali tematiche, specifiche dell’antichità classica ma che attraversano anche l’età moderna, sono affrontate dal Prof. Capecci nel volume di “Il pregiudizio storico. Il problema della storiografia filosofica”, edito da Città Nuova Editrice.

Nel corso della stessa giornata di studi, si sono susseguiti l’intervento del Prof. R. Chiaradonna (Università di Roma Tre) sul tema della posizione della memoria nella gnoseologia Plotino e l’intervento del Prof. Giulio D’Onofrio (Università di Salerno) circa la verità del tempo e la “conversione” del senso della vita in Agostino. Il Convegno di Studi è stato intervallato da una piacevolissima escursione guidata alla volta della Rupe orvietana, un viaggio tra storia, leggenda e realtà, alla scoperta dell’Orvieto underground.I lavori del secondo giorno di studi (ovvero Sabato 6 Ottobre 2007), sono stati caratterizzati da una fonda le sessione sul filosofo d’Ippona e Padre della Chiesa,  grazie alle relazioni del Prof. Italo Sciuto (Università di Verona) dal tema “Memoria e tempo in Agostino” e dalla relazione della Prof.ssa Marta Cristiani (Università di Roma “Tor Vergata”)  circa la “Percezione del ritmo e funzione della memoria nel pensiero di Agostino”.

Il Convegno Nazionale di Studi, inoltre, è servito ai molti studenti ed ai partecipanti tutti da stimolo per nuovi e proficui dibattiti sui temi dell’esperienza, della memoria e del senso della vita.

Ci auspichiamo che anche nella Nostra bella Spoleto, così come in tutte le sempiterne città umbre, per mezzo di tali manifestazioni culturali, la filosofia si accosti sempre di più ai problemi delle persone e dei cittadini, unitamente alla loro risoluzione, ed in questo modo prender piede nei dibattiti e nelle vicende della nostra quotidianità.

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