Oggi, 11 Settembre 2001, siamo…
Siamo tutti americani
oggi, giorno buio della storia,
saranno tutti gli esseri umani
…
ferita, poi trafitta senza timore
dalla lucente spada del terrore.
Siamo tutti orientali
nei momenti di maggior sconforto,
siamo tutti orientali
nei rintocchi vibranti a morto.
Siamo noi a decidere il bene e il male
ma vaganti verso un destino universale;
eppure oggi vedo sangue e polvere,
esplosioni, fumo, fuoco e macerie;
ricadiamo in problemi da risolvere
e antiche riaffiorano le nostre miserie,
si ripresentano spettrali parole del passato,
come “tensione, guerra, odio mai cancellato”.
Il tempo si è fermato in un momento,
la storia della civiltà è cambiata,
intravedo simboli di morte nel vento,
una tragedia barbaramente perpetrata
da un nemico comune, invisibile, potente
che consuma una vendetta indecente.
Un silenzio irreale di soltanto tre minuti
è quasi impercettibile ma immortale,
allarga orizzonti e sentimenti sconosciuti,
necessari per una pace universale.
Finito il pianto, un nuovo giorno ci aspetta
un’alba, un sole, un tempo che va di fretta:
e se è poi vero che tutto rimanda a tutti
in un perpetuo ciclo di morte e vita,
i confini del pensiero saranno distrutti,
l’uomo giocherà col futuro l’ultima partita.
Siamo tutti esseri umani,
siamo tutti esseri umani…
Oggi, 11 Settembre 2001,
non siamo, non siamo, non siamo.